“Fare di necessità virtù” sembra essere questo lo spirito da cui parte il progetto di inclusività del Comune di San Quirico d'Orcia, in provincia di Siena, dove l'amministrazione comunale, partendo dalla necessità di realizzare un'area giochi per bambini ha deciso di puntare sull'inclusività per dare a tutti i bambini della comunità e ai turisti di usufruire del parco senza limiti o barriere architettoniche “esclusive”. 

Abbiamo pensato di realizzare un parco fruibile a tutti – spiega ai nostri microfoni il vicesindaco e assessore alla Cultura di San Quirico d'Orcia, Marco Bartoli -.

 L'area infatti sorge in un punto strategico,  vicino alla  fermata dell'autobus e nei pressi di alcune scuole, e per questo ci è sembrato naturale puntare sull'installazione di giochi inclusivi, la condizione ideale per dare la possibilità a tutti, anche ai molti turisti chee ci vengono a trovare durante l'estate, di poter giocare anche se con disabilità o con problemi cognitivi o comportamentali. Anche in altre aree del paese – prosegue Bartoli – stiamo cercando di implementare le aree giochi esistenti con giochi inclusivi o comunque con giochi che possano andare bene per tutte le fasce di età e per tutti i bambini”. 

Era ed è fondamentale avere ben chiara l'idea che inclusività non vuol dire solo attenzione per i disabili creando aree esclusivamente riservate ai diversamente abili ma studiare il modo di creare le condizioni per consentire a tutti di utilizzare le stesse aree contemporaneamente, ed è questo il senso del concetto di “inclusività”. 

Per questa ragione – continua l'assessore Bartoli – abbiamo deciso di acquistare nuovi giochi inclusivi che sostituiranno via via i giochi già presenti e ormai vetusti”. “Altro obiettivo è dare la possibilità ai bambini di socializzare, partecipare ed integrarsi in modo attivo nella società, fuggendo alla tentazione di chiudersi in casa e interagire attraverso uno schermo. 

Per questo stiamo lavorando su più fronti, anche all'interno della biblioteca e  anche per quanto riguarda gli interventi turistico-culturali, per porre al centro il concetto di inclusività, dando la possibilità a tutti di partecipare agli eventi e vivere i luoghi del nostro paese. A livello turistico stiamo inserendo in tutti i supporti informativi dei piccoli inserti in Braille per dare la possibilità anche a non vendenti o ipovedenti di apprezzare il nostro territorio. 

Questo – aggiunge il vicesindaco – è il leitmotiv che in questo momento sta ispirando tutto ciò che facciamo. L'inclusività è importante soprattutto perché l'abbiamo appreso dai bambini. Loro in particolare sanno che non c'è  nulla di “diverso” ma che ognuno di loro ha delle “peculiarità” più o meno speciali, è queste devono essere valorizzate e non ostracizzate e messe alla gogna mediatica o sociale”. 

Da amministratore locale credo che sia possibile oggi riuscire a dare valore aggiunto alla comunità cercando di venire incontro alle esigenze di tutti ma prima di tutto è necessario cercare di vincere quel senso di sfiducia che noi cittadini spesso abbiamo nella  comunità, nelle persone in generale, perché questo ovviamente limita molto l'azione sociale e non solo politica. Noi in Toscana siamo fortunati perché anche la Regione investe in queste cose e proprio grazie a questo è stato possibile per noi attivare e reperire alcuni fondi anche quest'anno proprio per parchi giochi inclusivi.

 Io credo – conclude Bartoli -  sia fondamentale capire che tutti hanno la necessità e devono avere la possibilità di fare tutto, nei limiti delle peculiarità di ciascuno, ed è fondamentale che sia data la possibilità a chiunque di poter gioire e godere della leggerezza della vita”.