Rimini, approvato il progetto per il parco giochi inclusivo di Viserba, conosciuta come la "Regina delle Acque" La Giunta comunale di Rimini ha recentemente dato il via libera al progetto definitivo per la realizzazione di un nuovo parco giochi inclusivo, che sorgerà all'interno di una parte del giardino pubblico "Maria Rosa Pellesi".

 Questa nuova area giochi, accessibile a tutti, sarà ubicata in via Dati, nel Parco del Mare Nord. Il parco giochi avrà un tema marino, richiamando le origini di Viserba, soprannominata la "Regina delle Acque". Sarà caratterizzato da una struttura con giochi d'acqua e una fontanella, fruibili da tutti i bambini. Saranno presenti tre altalene adatte a bambini di diverse età, tra cui una adatta ai bambini con difficoltà motorie, una struttura "saltarello" accessibile anche in carrozzina con un accompagnatore e una struttura inclusiva a forma di barca con scivolo e parete da arrampicata. Il pavimento, realizzato in gomma colorata, garantirà il rispetto delle norme di sicurezza per le cadute e la piena accessibilità dell'intero spazio giochi. 


Nel progetto è prevista anche la sistemazione a verde della porzione del giardino pubblico "Maria Rosa Pellesi", dove sorgerà il nuovo parco, con nuovi alberi e il rifacimento del marciapiede lungo via Puccini, comprensivo di posti auto dedicati alle persone con disabilità. Si tratta del terzo parco giochi inclusivo, completamente accessibile, che viene realizzato a Rimini, dopo quello di piazzale Fellini, chiamato "Tutti a bordo", inaugurato diversi anni fa, e quello ispirato alle filastrocche di Rodari, recentemente consegnato ai cittadini, situato nel tratto 1 del Parco del Mare, denominato "Foresta del mare".


 I lavori per questa importante opera a Viserba, progettata in una porzione del giardino pubblico "Maria Rosa Pellesi", a saranno finanziati interamente dal fondo per l'inclusione delle persone con disabilità della Regione. "La progettazione dell'area", dichiara l'Assessore ai Lavori Pubblici Mattia Morolli, "è stata realizzata grazie al finanziamento della Regione Emilia Romagna, coinvolgendo associazioni che si occupano di disabilità dei più piccoli, seguendo un approccio partecipativo simile a quello adottato per la realizzazione delle altre aree inclusive. Questo tipo di progettazione condivisa è fondamentale per interventi di tale importanza. Non solo ci permette di realizzare al meglio il progetto in termini di inclusione e accessibilità per i bambini diversamente abili, ma coinvolge anche chi è in prima linea nell'inclusione, coloro che vivono le problematiche dell'accessibilità e che possono fornire spunti o suggerimenti''